Erbe e piante medicinali. Usi e vantaggi terapeutici
- Autore: Dottoressa Rosanna Provenzano
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- 01 gen, 2018
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Erbe e piante medicinali hanno un ruolo importante nell’ambito della dieta e della nutrizione. Usi e vantaggi terapeutici generali per imparare ad usarle.
L’arte di curarsi con le erbe e piante medicinali è antica quanto la comparsa dell’uomo sulla scena della storia.
È infatti verosimile che, parallelamente alla scoperta delle piante che offrivano cibo e alla possibilità di riprodurle con la pratica dell’agricoltura, l’uomo abbia sperimentato le proprietà terapeutica di certe erbe. Per cui possiamo affermare che fin dall’antichità l’uomo abbia usato le erbe e piante medicinali per curarsi.
Il concetto di erbe e piante medicinali
Possono essere definiti tali tutti i vegetali che contengono in una o più delle loro parti, sostanze che possono essere utilizzate per scopi terapeutici, sotto forma di preparati semplici, oppure dopo averle isolate e modificate chimicamente, possono far parte di prodotti farmaceutici.
Queste erbe e piante medicinali, considerate nel loro insieme come organismo vegetale unitario, sono in realtà costituite da un insieme di sostanze. Ognuna di esse ha un preciso significato ed una determinata funzione. Questi composti agiscono sul nostro organismo sempre in maniera blanda e graduale .
Le erbe e piante medicinali devono essere raccolte seguendo criteri differenti da pianta a pianta secondo i costituenti attivi in esse contenuti.
Come regola generale:
- le droghe vegetali (parti delle piante impiegate a scopi terapeutici) si raccolgono quando il contenuto dei principi attivi è massimo.
- Le radici ed i bulbi invece in autunno. È questo il periodo dove la pianta ha raggiunto la fine del suo ciclo vitale ed quindi ha immagazzinato le maggiori riserve per superare la stagione avversa.
- I fiori si raccolgono ovviamente al momento della fioritura. Alcuni quando sono boccioli (rose) altri invece a fioritura avanzata (camomilla).
- Le foglie si raccolgono quando sono completamente sviluppate. Solitamente corrisponde al periodo di fioritura della pianta.
- Le cortecce si staccano quando le foglie sono ben sviluppate (appena prima della fioritura). Quelle che contengono resine invece si staccano in autunno o in primavera prima dello sviluppo delle foglie.
Uso e vantaggi terapeutici
L’infuso consiste nel versare le piante nell’acqua bollente e lasciarvele. Il tempo di infusione può essere più o meno lungo (3-10 minuti).
Nella preparazione del decotto invece le erbe si versano in acqua fredda. Poi si porta poi l’acqua a temperatura di bollitura per un tempo variabile in base alla parte della pianta che abbiamo.
La metodica della digestione consiste invece nel mantenere la pianta in un liquido ad una temperatura costante ma senza farla bollire. Ad esempio con la tecnica del bagnomaria oppure esponendo il recipiente al sole.
Nella tecnica della macerazione il liquido utilizzato può essere acqua, alcol, vino o aceto. Nello caso dell’acqua le piante si mettono nel liquido freddo o tiepido per al massimo 12 ore. Si evita così il rischio di ossidazione o fermentazione della preparazione. Per gli altri liquidi invece la macerazione si può prolungare anche per diversi giorni.
Le erbe e piante medicinali hanno delle proprietà specifiche
- Afrodisiache. Azione stimolante del desiderio sessuale.
- Anafrodisiache. Contrastano e riducono il desiderio sessuale.
- Analgesiche: alleviano il dolore.
- Digestive. Facilitano le funzioni digerenti e aiutano lo stomaco.
- Dimagranti . Queste in realtà sono erbe con vari effetti. Tra questi abbiamo quelli stimolanti del metabolismo e della circolazione, diuretici, colagoghi, carminativi, lassativi. Vanno ovviamente associate ad una alimentazione corretta, adeguatamente ipocalorica ed a una adeguata attività fisica.
- Diuretiche. Favoriscono in vari modi l’emissioni di urina e ne aumentano il volume. Alcune eliminano i cloruri in caso di edema. Altre eliminano l’urea e l’acido urico. Alcune erbe invece facilitano la diuresi e hanno effetto antisettico sui reni e le vie urinarie.
- Emmanegoghe. Provocano, facilitano e regolano le mestruazioni.
- Emollienti. Rilassano i tessuti e calmano le infiammazioni.
- Emostatiche. Contribuiscono a fermare le emorragie e sono spesso astringenti.
- Epatiche. Attivano le funzioni del fegato.
- Espettoranti. Favoriscono l’eliminazione del catarro attraverso l’espettorazione.
- Febbrifughe. Combattono gli accessi di febbre e sono spesso antisettiche e stimolanti della sudorazione.
- Fortificanti. Sono ricostituenti, ridanno forza all’organismo. Sono spesso amare, astringenti e toniche.
- Galattogoghe. Attivano la secrezione di latte nelle donne che allattano.
- Ipertensive. Alzano la pressione arteriosa.
- Ipertensive. Alzano la pressione arteriosa.
- Ipoglicemizzanti. Aiutano a ridurre il tasso di glucosio nel sangue.
- Ipotensive. Contribuiscono ad abbassare la pressione del sangue troppo alta.
- Lassative. Facilitano il transito intestinale senza provocare irritazioni.
- Rimineralizzanti. Apportano sali minerali.
- Vasocostrittrici. Tonificano i tessuti venosi e permettono una migliore circolazione.
Nei prossimi articoli conosceremo in modo più approfondito varie le erbe e piante medicinali. Ovviamente presteremo attenzione a quelle che in modo diretto o indiretto giocano un ruolo importante nell’ ambito della dieta e della nutrizione in generale.
Continuate a seguire la mia rubrica.









